La casa rappresenta il bene più importante per le persone e le famiglie: nel corso degli anni l’abitazione potrebbe necessitare di interventi più o meno dispendiosi. Per poter gestire al meglio questi esborsi, molti decidono di richiedere un prestito per ristrutturazione della prima o della seconda casa: in questo modo la spesa viene dilazionata nel tempo e si riesce comunque a beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per chi effettua lavori di questo tipo. Sul mercato sono disponibili tantissime offerte proposte dalle varie banche e società finanziarie: vediamo quali sono le più interessanti.
Conviene il prestito per ristrutturare la casa rispetto al mutuo?
La necessità di rimettere a posto alcune cose e la possibilità di accedere a delle importanti agevolazioni fiscali hanno convinto e continuano a convincere molti italiani a ristrutturare la loro casa. È un fenomeno importante che ha spinto molti istituti di credito a creare e pubblicizzare soluzioni specifiche per chi richiede un finanziamento per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione. Fondamentalmente sono disponibili due tipologie di finanziamento: a seconda dei casi si può infatti ricorrere ad un mutuo oppure ad un prestito per ristrutturazione. Di solito la scelta tra l’una e l’altra formula viene fatta in base all’importo che si intende richiedere e al costo che il finanziamento comporta.
Con un prestito personale si possono ottenere importi fino a 30.000 euro, ma ultimamente sono state proposte formule pensate appositamente per le ristrutturazioni che permettono di ottenere anche fino a 75.000 euro. Scegliere una soluzione del genere comporta il pagamento di interessi nettamente superiori rispetto a quelli legati ad un mutuo (in media i tassi dei prestiti sono il quadruplo di quelli dei mutui), però consente di risparmiare su altre voci, infatti non bisogna iscrivere un’ipoteca sull’immobile e non bisogna pagare la parcella del notaio. Questo significa che in linea di massima per importi fino a 50.000 euro il prestito per ristrutturazioni può essere la scelta più conveniente, mentre per cifre superiori il mutuo è l’opzione più consigliata.
Ovviamente non si tratta di una regola ferrea: bisognerebbe valutare caso per caso tenendo conto di una serie di aspetti. Bisogna infatti informarsi bene sui tassi di interesse applicati, sulle tempistiche (bisogna sempre considerare il fatto che il mutuo prevede un iter decisamente più lungo) e pure sui lavori da eseguire. In sintesi: il prestito per ristrutturazione casa implica tempistiche più brevi, costi del finanziamento più bassi e iter burocratico più rapido, mentre il mutuo per ristrutturazione consente di ottenere importi più alti, prevede tassi di interesse minori e consente di beneficiare di alcune agevolazioni.
Prestito per ristrutturazione prima e seconda casa: le agevolazioni fiscali al 2024
E a proposito delle agevolazioni, vediamo quali sono quelle di cui possono beneficiare le persone che fanno eseguire una ristrutturazione sulla loro prima o seconda casa: oltre a richiedere il prestito, è bene sapere quanti soldi si possono risparmiare con i vari bonus statali. Nel 1986 è stato introdotto il cosiddetto bonus ristrutturazioni: originariamente consisteva in una detrazione fiscale pari al 36% delle spese sostenute, con un tetto massimo di spesa pari a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare. In seguito, questi limiti sono stati modificati: fino al 31 dicembre 2024 la detrazione sarà al 50% delle spese sostenute, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro. La detrazione viene ripartita in dieci anni, ma sono previste anche due opzioni alternative:
- cessione del credito di imposta ad altri soggetti (anche banche ed intermediari finanziari);
- ottenimento di uno sconto sul compenso dovuto a chi ha eseguito i lavori; la ditta in questo modo rileva il credito d’imposta del cliente ed in seguito è libero di cederlo ad altri.
Gli interventi che permettono di beneficiare delle agevolazioni fiscali sono davvero tanti: si va dall’allargamento di porte e finestre alla costruzione di un nuovo box auto, passando per l’installazione caldaie o allarmi, la sostituzione di termosifoni e condizionatori, la realizzazione di cancelli esterni, l’installazione o la sostituzione dell’ascensore, l’eliminazione di barriere architettoniche, la realizzazione o il rifacimento di cornicioni, davanzali e balconi, il rifacimento della facciata, l’installazione o la sostituzione delle grondaie, la sostituzione dell’impianto elettrico o di quello idraulico, le opere finalizzate ad un risparmio energetico, la sostituzione della copertura o la modifica della pendenza del tetto e così via.
Per beneficiare della ristrutturazione bisogna pagare le spese relative ai lavori di ristrutturazione con bonifico bancario o postale. Nella causale bisogna specificare il codice fiscale della persona che intende beneficiare della detrazione, il codice fiscale o la partita IVA di chi ha eseguito i lavori (quindi del beneficiario del pagamento) ed il riferimento normativo “bonifico relativo a lavori di ristrutturazione che danno diritto alla detrazione ai sensi dell’articolo 16-bis del DPR 917/2016”. Nei casi in cui è prevista, prima di iniziare i lavori è necessario anche inviare tramite raccomandata una comunicazione all’azienda sanitaria locale. In seguito, nella dichiarazione dei redditi bisogna inserire i dati catastali dell’immobile in questione ed indicare gli oneri sostenuti (per i quali è obbligatorio conservare i documenti).
Offerte sui prestiti per ristrutturazione di prima o seconda casa
Unicredit propone un prestito per la ristrutturazione della casa. Il finanziamento CreditExpress Dynamic infatti può essere richiesto per la ristrutturazione o la riqualificazione energetica di un immobile: in questi casi si possono ottenere importi da 3.000 fino a 100.000 euro, con piani di rimborso che possono durare fino a dieci anni. Il TAN applicato è fisso al 6,50%. Chi richiede questo prestito deve firmare una dichiarazione con cui si impegna ad impiegare gli importi ottenuti per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione ammessi dalle agevolazioni fiscali (per i lavori di ristrutturazione non ammessi il TAN sale all’8,10%).
Per avere le idee più chiare sulle condizioni applicate ai prestiti personali per ristrutturazione della casa andiamo a scoprire le offerte di altri istituti eroganti. Findomestic è una delle società finanziarie più note nel nostro Paese: nel suo catalogo è previsto anche il prestito personale per lavori di ristrutturazione. Può essere richiesto da chi ha tra i 18 ed i 75 anni, risiede in Italia ed ha un reddito dimostrabile; permette di ottenere importi tra i 1.000 ed i 60.000 euro con cui è possibile finanziare i lavori di ristrutturazione, le modifiche architettoniche e strutturali sia interne che esterne, la manutenzione ordinaria o straordinaria, la sostituzione dei cancelli e l’acquisto di piscine, docce o vasche idromassaggio. Piccolo esempio: un prestito da 14.000 euro può essere restituito in 96 mesi con rate da 189 euro, con TAN fisso al 6m73% e TAEG fisso al 6,94%.
Vediamo ora l’offerta di Poste Italiane: il suo prestito ristrutturazione permette di ottenere importi tra i 10.000 ed i 60.000 euro (il limite massimo è 30.000 euro per chi non è titolare di un conto BancoPosta, ma ha un Libretto di Risparmio Postale Nominativo Ordinario), da restituire in minimo 36 e massimo 120 mesi. Proprio in questo periodo i titolari di conto BancoPosta con accredito dello stipendio o della pensione possono beneficiare di condizioni promozionali. Ad esempio, un prestito da 36.000 euro può essere restituito in dieci anni con il pagamento di 120 rate da 413,36 euro, con TAN fisso al 6,75% e TAEG fisso al 6,98%.
Chiudiamo con la proposta di Agos: anche questa finanziaria permette di richiedere prestiti per la ristrutturazione della prima o della seconda casa. Si possono ottenere importi tra i 500 ed i 30.000 euro, con piani di rimborso che vanno da un minimo di 12 mesi ad un massimo di 120 mesi. Facciamo anche in questo caso un esempio: un prestito da 15.000 euro può essere rimborsato in 84 mesi con rate da 222,02 euro, con TAN al 6,40% e TAEG al 7,05%. Tramite il simulatore disponibile sul sito ufficiale della finanziaria è possibile calcolare il preventivo per vari importi, in modo da scegliere la combinazione tra durata del piano di rimborso e importo della rata più in linea con le proprie possibilità ed esigenze.