Al giorno d’oggi riuscire ad ottenere un prestito è decisamente più semplice e veloce rispetto a qualche anno fa. Tra le opzioni a disposizione spiccano i piccoli prestiti tra privati. Scopriamo come funzionano questi finanziamenti in Italia e cerchiamo di capire quali soluzioni permettono di ottenerli senza garanzie e con tempistiche immediate.
Cosa serve per ottenere un finanziamento: perché si ricorre ai prestiti tra privati?
È necessario avere dei precisi requisiti per avere un prestito. Bisogna aver compiuto almeno 18 anni, essere residenti sul territorio italiano, avere un reddito dimostrabile e non essere segnalati come cattivi pagatori o come protestati. Per dimostrare la presenza di tutte queste caratteristiche bisogna presentare alcuni documenti, ovvero la carta di identità, il codice fiscale ed un documento di reddito. I lavoratori dipendenti a questo proposito possono fornire alla banca la loro busta paga, che è il documento che riepiloga le informazioni fondamentali sulla formazione della loro retribuzione. Ma non è impossibile ottenere un piccolo prestito senza busta paga tramite i canali tradizionali: i pensionati ed i professionisti, pur non avendo una busta paga, possono accedere senza particolari problemi al credito presentando come documento di reddito i loro cedolini della pensione o le loro dichiarazioni dei redditi.
Per chi non rientra nelle tre categorie menzionate (dipendenti, pensionati e professionisti) potrebbe avere qualche difficoltà in più: per loro la possibilità di ottenere il finanziamento è strettamente collegata alle garanzie che propongono per dimostrare la loro capacità di rimborso. Si possono fare dei tentativi se si può contare su un’entrata fissa e stabile, come potrebbe essere il canone di affitto percepito dagli inquilini a cui è stato ceduto in locazione un immobile di proprietà, ma la garanzia che dà più chance di vedere accettata la propria richiesta di finanziamento è quella personale prestata da una persona disposta a fare da garante e che presenti adeguati requisiti a livello di solidità e di affidabilità. Ma quanto detto fio ad ora vale per i finanziamenti richiesti a banche e finanziarie: cosa si può dire per i piccoli prestiti tra privati?
Tutte le soluzioni di prestito tra privati: tempistiche e garanzie
I prestiti tra privati sono un’importante alternativa alle tradizionali proposte di banche e finanziarie. Non si tratta di certo di una novità, perché esistono praticamente da sempre, però nel corso degli anni si sono evoluti, visto che negli ultimi anni sono state introdotte anche delle piattaforme online che permettono l’incontro tra i privati che sono alla ricerca di un prestito ed i privati che sono disposti a cedere il loro denaro in prestito in cambio di un interesse. I piccoli prestiti tra privati, considerando anche l’entità contenuta delle somme in gioco, spesso possono rivelarsi più vantaggiosi; i motivi sono vari: se il finanziamento viene ottenuto da persone care come parenti o amici stretti, è possibile ottenere delle condizioni favorevoli (addirittura senza interessi), ma in linea di massima l’assenza di un intermediario bancario riduce notevolmente le spese complessive.
Riassumendo quanto detto nelle righe precedenti, i piccoli prestiti tra privati possono essere classificati in due grandi categorie:
- i prestiti diretti da parenti o amici;
- i prestiti richiesti online tramite le cosiddette piattaforme di social lending.
Parliamo sempre di prestiti tra privati, ma tra le due tipologie ci sono delle importanti differenze, sia per quanto riguarda le modalità di richiesta e di erogazione dei finanziamenti che per quanto riguarda il numero dei soggetti coinvolti nell’operazione ed i legami tra loro, ma anche le tempistiche possono essere differenti.
La versione tradizionale del piccolo prestito tra privati: vantaggi e limiti
Cominciamo parlando della forma forse più antica di prestito, quella che viene fatta tra amici e parenti. È la soluzione che probabilmente può rivelarsi come la più conveniente per il richiedente: l’assenza di intermediari e la presenza di un legame di affetto e fiducia tra le parti può portare alla pattuizione di condizioni particolarmente vantaggiose. Gli interessi possono essere molto bassi, soprattutto quando si parla di piccoli prestiti, ed in alcuni casi possono essere addirittura nulli! La legge, infatti, non fissa un valore minimo per gli interessi di un prestito tra provati: le parti possono concordare liberamente il tasso da applicare al finanziamento, rispettando ovviamente il limite massimo, rappresentato dalle soglie anti-usura. L’accordo può anche prevedere che il richiedente non debba presentare alcuna garanzia. Questo però non vuol dire che chi presta il denaro non si possa in qualche modo tutelare.
È sempre meglio mettere nero su bianco, redigendo una scrittura privata: è cosa buona e giusta mettere tutto per iscritto, perché non si sa mai cosa può accadere in futuro e se i rapporti tra le parti si dovessero incrinare prima della scadenza prevista per la restituzione le cose potrebbero diventare complicate. Per certificare il tutto il documento dovrebbe avere la data certa, che può essere fissata con la registrazione oppure facendo apporre il timbro presso un ufficio postale. Sul contratto deve essere indicata una serie di informazioni fondamentali: ovviamente non possono mancare i dati anagrafici del creditore e del debitore, la somma che viene prestata, la durata del prestito e quindi la data prevista per la restituzione, la finalità del finanziamento e la tipologia del prestito (va specificato se si tratta di un finanziamento infruttifero o fruttifero, indicando in questo caso il tasso di interesse applicato); alla fine entrambe le parti devono apporre la loro firma.
Quando si parla di piccoli prestiti tra privati effettuati in modo diretto non è necessario ricorrere alla figura del notaio, che solitamente viene coinvolta quando gli importi in ballo sono elevati; ad ogni modo, nulla vieta alle parti di formalizzare l’accordo con un atto pubblico. È importante però sottolineare una cosa: con il termine piccolo prestito di solito si fa riferimento ai finanziamenti che prevedono l’erogazione di importi non superiori ai 5.000 euro. Dal primo gennaio 2024 tutti i trasferimenti di denaro che superano i 999,99 euro devono essere effettuati con sistemi tracciabili. Questo significa che i prestiti di importo inferiore ai mille euro possono essere fatti anche con la semplice consegna del contante, mentre per cifre superiori sarà necessario staccare un assegno non trasferibile oppure effettuare un bonifico bancario. Chi sceglie questa opzione deve fare molta attenzione alla causale: non ci sono delle formule prestabilite, ma chi concede il finanziamento dovrebbe comunque specificare che si tratta di un prestito (indicando anche se fruttifero o infruttifero) ed eventualmente il grado di parentela tra le parti; il debitore, al momento del rimborso, dovrebbe inserire come causale qualcosa tipo “restituzione del prestito come da scrittura privata del (…)”.
Il piccolo prestito tra privati tramite le piattaforme di social lending
I piccoli prestiti tra privati tramite le piattaforme di social lending (dal verbo to lend, che in inglese significa prestare), detti anche prestiti peer-to-peer, possono essere considerati un’evoluzione delle soluzioni tradizionali di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente. Le piattaforme rappresentano il punto di incontro tra soggetti in cerca di soldi ed altri che sono disposti a prestarli: in pratica sono dei luoghi virtuali che consentono di allargare la platea dei possibili finanziatori. È importante sottolineare che le piattaforme sono gestite da società che hanno ottenuto un’autorizzazione per operare in questo settore: pur restando staccati dai canali tradizionali rappresentati dagli intermediari bancari e creditizi e anche se al momento non c’è una disciplina specifica, sono comunque soggetti tenuti a rispettare delle precise regole e sottoposte ad un continuo controllo.
Gli interessi proposti per i piccoli prestiti tra privati effettuati in questo modo sono mediamente più bassi rispetto a quelli proposti da banche e finanziarie. Rispetto ai prestiti tra provati diretti i soggetti coinvolti nell’operazione sono tre:
- la persona che è disposta a prestare dei soldi in cambio di un interesse;
- la persona che è alla ricerca di un finanziamento;
- la piattaforma di social lending, che ha il compito di far incontrare i soggetti precedenti.
Per poter accedere a questa forma di prestito tra privati, le persone interessate (quindi sia i richiedenti che i prestatori) devono iscriversi al sito della piattaforma e creare un loro profilo; qui devono indicare qual è la somma che sono disposti a prestare o che intendono richiedere e la durata ideale del finanziamento. Quando arriva una domanda di prestito, la piattaforma assegna al richiedente un punteggio, frutto del controllo nelle Centrali Rischi; ovviamente se il richiedente è affidabile, i tassi di interesse applicati sono più contenuti. Sempre la piattaforma si occupa di individuare il prestatore più adatto per il richiedente e di accreditare sul suo conto le rate di rimborso pattuite, che solitamente hanno una cadenza mensile. In questo modo il prestito tra privati può essere ottenuto anche in modo molto rapido, anche se non immediato come quello diretto.