Vi sono tipologie di lavoro che rientrano in una fattispecie particolare, come quella dell’apprendistato. Vediamo se con un contratto di apprendistato è possibile richiedere un prestito personale e i migliori preventivi a confronto.
Con un contratto di apprendistato si possono avere prestiti personali?
Prima di osservare nel dettaglio quali siano le condizioni necessarie per ottenere un prestito con un contratto di apprendistato, vediamo effettivamente che cosa sia questa particolare condizione lavorativa, così da capire meglio come potersi muovere.
Il contratto di apprendistato, a tutti gli effetti, è un contratto di lavoro che prevede un periodo iniziale di formazione, al termine del quale, in accordo tra le parti, si può trasformare in un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Questa particolare tipologia di contratto serve principalmente a formare e inserire nel mondo del lavoro i più giovani, infatti, un contratto di apprendistato può essere siglato solamente in alcune circostanze precise: entro i 29 anni oppure in caso di disoccupazione oppure, ancora, in caso di percettori Naspi, DisColl, Asdi e in caso di mobilità. Generalmente, il contratto di apprendistato ha una durata di 3 anni che, nel caso di alcune tipologie di lavoro, come quelle del settore artigiano (orafi, falegnami, calzolai, ebanisti, ceramisti ecc.) può estendersi fino a 5 anni. Allo scadere del contratto di apprendistato il lavoratore dovrebbe essere stabilizzato dall’azienda/impresa con un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Se da una un punto di vista professionale il contratto di apprendistato costituisce un’ottima opportunità di crescita, tuttavia, ai fini della richiesta di un prestito personale, potrebbe invece costituire un ostacolo e questo perché il contratto di apprendistato è a tutti gli effetti un contratto di lavoro a tempo determinato e sappiamo che, con un contratto di lavoro a termine, gli istituti bancari e di credito, sono più restii nel concedere un prestito.
Tuttavia, vi sono delle possibilità che consentono di ottenere un prestito personale anche in una condizione di questo tipo. Una delle possibilità, forse la più importante, è quella di richiedere un prestito di piccola entità che, per sua natura, necessita di meno garanzie e quindi di meno rate da estinguere, così da poter rimborsare il debito entro la durata del contratto. Pertanto, la risposta alla domanda iniziale e cioè se sia possibile chiedere un prestito con un contratto di apprendistato è affermativa a condizione, però, che la durata del prestito sia inferiore a quella del contratto di lavoro. Questo perché la finanziaria necessita di garanzie per rientrare del capitale prestato.
Volendo fare un esempio: se un giovane ha in mente di chiedere un prestito della durata di due anni, dovrà necessariamente effettuare la richiesta entro il primo anno e mezzo, così da essere sicuro di avere il tempo sufficiente per poter saldare il debito.
Tuttavia, e questo è bene ribadirlo, il contratto di apprendistato non consente di avere accesso a importi di grande entità ma solamente a prestiti di ridotte dimensioni a meno che il richiedente con un contratto di apprendistato non presenti un garante al momento della stipula del contratto di prestito, garante che, lo ricordiamo deve necessariamente essere in possesso di un reddito stabile e dimostrabile. La figura del garante infatti è una soluzione a cui i giovani con contratto di apprendistato possono ricorrere per poter ottenere un prestito; tuttavia occorre un grande rapporto di fiducia tra il garante e il richiedente del prestito perché sarà proprio sul garante che ricadrà la responsabilità dell’eventuale mancato risarcimento del debito. Non è raro infatti che le finanziarie e gli istituti di credito preferiscano stipulare direttamente con il garante il contratto di prestito anziché al giovane in possesso del contratto a termine.
Un’altra notizia da tenere ben presente è che con un contratto di apprendistato non è possibile procedere con la restituzione della somma prestata tramite cessione del quinto, proprio perché per poter usufruire di questa possibilità il lavoro deve essere necessariamente a tempo indeterminato, mentre, come abbiamo visto, il contratto di apprendistato, seppur dotato di particolare stabilità, rientra comunque nella fattispecie del lavoro a tempo determinato.
Per ottenere un prestito con questo tipo di contratto è possibile rivolgersi a qualsiasi istituto di credito o banche che prevedono il servizio di finanziamento per lavoratori atipici, in questa categoria infatti rientrano tutte le categorie professionali al di fuori dei lavoratori subordinato con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Attenzione però: non tutti gli enti di credito rilasciano prestiti a lavoratori atipici, proprio perché sono professionisti particolari che necessitano di requisiti e garanzie non ordinarie.
Prestito con contratto di apprendistato: preventivi a confronto
Come abbiamo visto il contratto di apprendistato è un tipo di contratto ibrido: a cavallo tra il tempo indeterminato e determinato. Questa sua peculiarità fa sì che, ai fini della richiesta di un prestito personale, il contratto di apprendistato non possa godere degli stessi benefici. In ogni caso, prima di stipulare un contratto di prestito, è sempre bene valutare più preventivi, una regola non scritta vorrebbe che i preventivi fossero almeno 3, perché in questo modo è possibile disporre di più elementi sui quali basare la propria scelta.
Seguendo anche noi questa specie di regola, abbiamo voluto mettere tre preventivi di prestito a confronto:
CreditExpress Dynamic di Unicredit
Così si chiama il prestito di Unicredit a cui possono avere accesso anche i giovani con un contratto di apprendistato e i lavoratori atipici. Si tratta di un finanziamento estremamente flessibile, dinamico e non finalizzato che consente a tutti i giovani lavoratori con contratto a tempo determinato di richiedere un prestito per le proprie spese. Con questo genere di finanziamento si possono chiedere prestiti fino a 12.000 euro, tuttavia, nel caso di un contratto di apprendistato la cifra sarà un po’ inferiore, in base al genere di necessità e in base naturalmente alla durata del contratto. TAN fisso a 8,85% e TAEG variabile tra 8 e 10%.
XME Prestito Giovani
Il prestito Giovani di Intesa Sanpaolo è specificatamente pensato per offrire un supporto a tutte le categorie di giovani, (under 35 anni) che sono in possesso di un contratto di lavoro atipico, di apprendistato oppure a tempo determinato. L’importo richiedibile arriva fino a 30.000 euro e non è finalizzato. Inoltre, fino al 31 ottobre di questo anno è possibile sfruttare l’offerta del TAN fisso a 7,85% (TAEG 8,80%). Inoltre è possibile richiedere l’opzione cambio/salta rata. Il prestito può essere richiesto sia da Intesa Sanpaolo che dai non clienti.
Nel caso in cui un lavoratore atipico avesse più di 35 anni può invece rivolgersi verso la formula di prestito XME Prestito Facile, il prestito pensato appositamente per questa categoria.
Agos Ducato
Anche l’ente di credito Agos Ducato prevede per i giovani lavoratori atipici o con contratto di apprendistato delle forme di prestito personale. Generalmente, per questa categoria di clienti, è possibile richiedere un prestito fino a 30.000 euro, con TAN fisso al 6,95% e TAEG 7,77% e 8,10%. Uno dei maggiori punti di forza della finanziaria Agos, e che ne fa una delle preferite dai clienti italiani, è la velocità di erogazione del credito, infatti nella grande maggioranza dei casi è possibile effettuare la richiesta del prestito direttamente online, con tempi di lavorazione che non superano quasi mai le 24 ore.
Questi sono solo alcuni dei preventivi più vantaggiosi per ottenere un prestito con contratto di apprendistato, ma chiaramente vi sono tanti altri istituti di credito e banche che erogano prestiti personali a prezzi davvero vantaggiosi, come ad esempio, Credit Agricole, BNP Paribas, Findomestic, ecc.
Tuttavia, per un giovane apprendista, è possibile anche ricorrere a forme di prestito alternative a quelle che abbiamo appena visto. Una di queste possibilità è rappresentata dalla domanda di prestito PostePay SpecialCash, un prodotto finanziario erogato da Poste Italiane. Si tratta di un mini prestito erogato a tutti i titolari di PostePay standard o PostePay Evolution. Generalmente l’importo massimo richiedibile arriva fino a 1.500 euro, da rimborsare fino a un massimo di 24 mesi. Trattandosi di importi di piccola entità, dove sono richieste garanzie inferiori rispetto a un prestito tradizionale, il prestito SpecialCash può essere richiesto anche da coloro che non hanno un posto di lavoro stabile oppure che possiedono un contratto a termine.
Infine, un’altra soluzione alternativa da tenere in considerazione, potrebbe essere quella di rivolgersi ai prestiti tra privati che, a dispetto del nome, sono comunque soggetti a controlli e limitazioni e quindi potrebbero comunque essere difficili da ottenere. Infatti, in ogni caso l’intermediario finanziario necessita di garanzie per poter erogare il prestito. Tra i prestiti privati a cui rivolgersi segnaliamo: Smartika, Prestiamoci, Soisy che, seppur privati, sono comunque intermediari finanziari autorizzati dalla Banca d’Italia e perciò trasparenti e sicuri.